Fornire risposte efficaci ai bisogni di salute fisica e mentale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale (anche minori), attraverso la sperimentazione di modelli di interventi sanitari innovativi e integrati. Questo l’ obiettivo del progetto FARI – Formare Assistere Riabilitare inserire, realizzato a Roma da Azienda Sanitaria Locale Roma 1 – Centro Salute per Migranti forzati (SaMiFo) in collaborazione con Programma integra, Associazione Centro Astalli, CeSPI – Centro Studi di Politica, CRS Cooperativa Roma Solidarietà.
Il progetto, le cui azioni saranno a beneficio dei destinatari residenti nel territorio della Regione Lazio, ha avviato da poco la sua attività di identificazione di titolari e richiedenti protezione internazionale, anche minori, con particolari fragilità (fisiche o mentali), attraverso un censimento nei centri SPRAR, nei centri di accoglienza del comune di Roma e nei centri psico-socio-sanitari della Asl RM1. L’attività si sta svolgendo attraverso equipe mobili composte da personale sociosanitario e mediatori linguistico-culturali.
All’individuazione dei destinatari, realizzata con il supporto di un servizio di mediazione linguistico-culturale, segue la fase di presa in carico degli stessi attraverso azioni di accoglienza, supporto pratiche amministrative, visite di medicina generale, analisi di routine, invio a visite specialistiche interne al SaMiFo o presso altre strutture pubbliche.
Il progetto FARI – Formare Assistere Riabilitare inserire, le cui azioni si realizzeranno tra ottobre 2016 e marzo 2018, è realizzato nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020.
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